I livelli linguistici
23/04/2018L’evoluzione della lingua inglese
15/01/2019I
l post di oggi è l’ultimo prima delle tanto agognate e sempre troppo brevi vacanze estive. La pausa estiva è sempre un momento critico per quanto riguarda l’apprendimento delle lingue in quanto durante questo periodo chi studia una lingua straniera corre il rischio di esercitarsi di meno e di conseguenza di dimenticare quanto appreso durante l’anno e dover quasi riprendere tutto da capo a settembre. Inoltre, la maggior parte degli studenti ha sempre molte, forse troppe, aspettative in merito a questo tempo libero in più da poter dedicare al miglioramento della lingua straniera, un po’ come uno dei tanti buoni propositi che ci prefiggiamo all’inizio di ogni nuovo anno, ma che purtroppo però raramente si concretizzano completamente in quanto il tempo sembra tanto, ma poi così tanto non è e si rischia di demoralizzarsi per non essere riusciti a raggiungere gli obiettivi di studio o ripasso, a volte magari troppo ambiziosi, che ci eravamo prefissati prima della pausa estiva.
Il mio consiglio è di limitare le aspettative in merito a questo (poco) tempo che avremo a disposizione durante l’estate fissandoci pochi mini-obiettivi senza cercare di “recuperare” durante l’estate quanto non siamo riusciti ad imparare o memorizzare durante l’anno.
Il mio consiglio è di limitare le aspettative in merito a questo (poco) tempo che avremo a disposizione durante l’estate fissandoci pochi mini-obiettivi senza cercare di “recuperare” durante l’estate quanto non siamo riusciti ad imparare o memorizzare durante l’anno.
P
er mettere a profitto il periodo estivo una valida opzione potrebbe essere recarsi all’estero per un soggiorno studio in modo da mettere in pratica quanto si è appreso durante l’anno, confrontandosi con locutori nativi e cercando di comunicare in situazioni quotidiane. L’offerta è vastissima e permette di coniugare il lato piacevole della vacanza a quello didattico. I più giovani potranno magari optare per un soggiorno alla pari che permetterà loro di abitare presso una famiglia e collaborare alla vita quotidiana della stessa moltiplicando così le opportunità di conversazione. È chiaro che la semplice permanenza in un paese straniero non permette l’apprendimento “per osmosi” della lingua, le persone con cui ci troveremo ad interagire infatti vorranno soltanto capirci e non tenteranno quasi mai di correggerci, tuttavia il soggiorno all’estero rimane un’ottima opportunità per vedere se si riesce a sostenere una conversazione e appunto a farsi capire e per assorbire il più possibile dall’ambiente linguistico circostante. Per mettere a frutto il periodo all’estero sarebbe opportuno tenere sempre un taccuino a portata di mano in cui annotare frasi ed espressioni per fissarle ancor più facilmente nella propria memoria in quanto provengono da un contesto reale che abbiamo vissuto.
P
er chi invece deciderà di restare nel proprio Paese, ma avrà tuttavia intenzione di approfondire le conoscenze acquisite ho qualche semplice consiglio.
I
nnanzitutto, sarà utile fare un ripasso delle strutture grammaticali e sintattiche studiate durante l’anno rivedendo quanto appreso e valutando a che punto queste informazioni sono presenti nella nostra memoria. Nel caso in cui ci fossero ancora dei dubbi su alcune strutture semplici studiate sarà utile andarle a rivedere. Per chi ha delle conoscenze basilari, un buon ausilio sono i libri per le vacanze pensati per gli studenti delle scuole medie in quanto le spiegazioni grammaticali non sono troppo prolisse e gli esercizi sono semplici. Ecco alcuni libri che trovo utili a questo scopo (si tratta di libri per migliorare l'inglese previsti per studenti italiani): Just for fun 1
- Just for fun 2
- New Treetops libro ponte
N
on bisognerà dimenticare di unire l’utile al dilettevole… Sfido chiunque a fare esercizi sul periodo ipotetico o a ripetere i verbi irregolari inglesi sotto l’ombrellone… Potrebbe essere utile leggere un libro di un argomento che ci piace o che abbiamo già letto in italiano e che quindi conosciamo già, magari scegliendo una versione semplificata con un piccolo glossario per evitare di sottolineare parole che poi non cercheremo mai nel dizionario, oppure una rivista in lingua in quanto il lessico è scelto in maniera adeguata e adatto al livello linguistico del lettore e spesso sono presenti dei mini-glossari per rendere la lettura più agevole. Tra le riviste esistenti da diversi anni ricordiamo Speak Up e Vocable
U
n’altra attività piacevole sono i podcast in lingua, utilissimi per migliorare la capacità di ascolto e comprensione della lingua straniera. Per quanto riguarda l’inglese ci sono miriadi di siti che propongono gratuitamente tanti podcast e video utili spesso accompagnati anche dalla trascrizione o da un glossario. Qui di seguito ve ne indico alcuni: 6 Minute English
- TED Talks
- Listen a minute
- BBC News
- CNN
- The Economist
Sarà utile costituirsi un “repertorio” di file audio che abbiamo già ascoltato, su cui abbiamo lavorato e che abbiamo capito e ogni tanto, dopo un certo lasso di tempo, riascoltarli per vedere se, a questo punto, riusciamo a capire tutto e se ci ricordiamo del significato delle parole. Magari potremmo pensare di salvare questi file audio su una chiavetta USB ed ascoltarli in auto mentre andiamo in vacanza oppure sotto l’ombrellone…
Buone vacanze e buono studio!
Sarà utile costituirsi un “repertorio” di file audio che abbiamo già ascoltato, su cui abbiamo lavorato e che abbiamo capito e ogni tanto, dopo un certo lasso di tempo, riascoltarli per vedere se, a questo punto, riusciamo a capire tutto e se ci ricordiamo del significato delle parole. Magari potremmo pensare di salvare questi file audio su una chiavetta USB ed ascoltarli in auto mentre andiamo in vacanza oppure sotto l’ombrellone…
Buone vacanze e buono studio!