Le lingue in vacanza
04/07/2018La costruzione di frasi semplici
22/03/2019O
ggi vorrei parlarvi dell’evoluzione della lingua inglese, parlata in tutto il mondo da milioni di persone, frutto di sostanziali cambiamenti iniziati oltre 1500 anni fa e che ancora oggi continuano a plasmarla.
450-1100 d.C
B isogna fare un salto indietro di diversi secoli, fino al V secolo d.C., per scoprire che le isole britanniche vennero invase da tribù di origini germaniche chiamate Angles, Jutes e Saxons, le quali parlavano dialetti di origine germanica che pian piano soppiantarono le lingue celtiche all’epoca parlate in quei luoghi, imponendo la lingua chiamata Anglo-Saxon o Old English (inglese antico).
Questa lingua costituisce la base dell’inglese che conosciamo oggi (vennero introdotte parole come strong, water), ma era tuttavia una lingua con fortissime similitudini con il tedesco. Per gli amanti della letteratura inglese possiamo ricordare che risale a quest’epoca il poema epico “Beowulf”, scritto appunto in inglese antico.
Nell’VIII e IX secolo d.C. le isole britanniche vennero invase da popolazioni vichinghe provenienti dalla Danimarca, dalla Norvegia e dalla Svezia che apportarono moltissimi prestiti linguistici oltre ad una semplificazione grammaticale.
Risalgono a quest’epoca parole come give, take, husband, after.
B isogna fare un salto indietro di diversi secoli, fino al V secolo d.C., per scoprire che le isole britanniche vennero invase da tribù di origini germaniche chiamate Angles, Jutes e Saxons, le quali parlavano dialetti di origine germanica che pian piano soppiantarono le lingue celtiche all’epoca parlate in quei luoghi, imponendo la lingua chiamata Anglo-Saxon o Old English (inglese antico).
Questa lingua costituisce la base dell’inglese che conosciamo oggi (vennero introdotte parole come strong, water), ma era tuttavia una lingua con fortissime similitudini con il tedesco. Per gli amanti della letteratura inglese possiamo ricordare che risale a quest’epoca il poema epico “Beowulf”, scritto appunto in inglese antico.
Nell’VIII e IX secolo d.C. le isole britanniche vennero invase da popolazioni vichinghe provenienti dalla Danimarca, dalla Norvegia e dalla Svezia che apportarono moltissimi prestiti linguistici oltre ad una semplificazione grammaticale.
Risalgono a quest’epoca parole come give, take, husband, after.
1100-1500 d.C.
U na data epocale dal punto di vista linguistico è stata il 1066 con la conquista normanna dell’Inghilterra da parte di Guglielmo il Conquistatore, Duca di Normandia, che contribuì a far evolvere l’inglese antico nel Middle English (inglese medio) fortemente influenzato dal francese dell’epoca. Parole come beer, city, fruit, jury entrarono a far parte dell’inglese di quel periodo.
Il francese divenne la lingua del potere e dei sovrani, mentre l’inglese rimase la lingua del popolo. Risalgono a questo periodo “I racconti di Canterbury” di Geoffrey Chaucer.
Fu in questo periodo che il sistema ortografico venne stabilito anche se i successivi cambiamenti a livello di fonetica e pronuncia oltre all’adozione di ortografie straniere portarono a tutte le varianti ortografiche dell’inglese attuale e che, indubbiamente, rappresentano diverse difficoltà proprio perché il sistema fonetico e quello ortografico della lingua inglese non sono univoci.
Nel XV secolo, con il tentativo di imporre il Cristianesimo come nuova religione in Inghilterra, l’inglese medio subì anche l’influenza del latino che all’epoca era la lingua della Chiesa.
U na data epocale dal punto di vista linguistico è stata il 1066 con la conquista normanna dell’Inghilterra da parte di Guglielmo il Conquistatore, Duca di Normandia, che contribuì a far evolvere l’inglese antico nel Middle English (inglese medio) fortemente influenzato dal francese dell’epoca. Parole come beer, city, fruit, jury entrarono a far parte dell’inglese di quel periodo.
Il francese divenne la lingua del potere e dei sovrani, mentre l’inglese rimase la lingua del popolo. Risalgono a questo periodo “I racconti di Canterbury” di Geoffrey Chaucer.
Fu in questo periodo che il sistema ortografico venne stabilito anche se i successivi cambiamenti a livello di fonetica e pronuncia oltre all’adozione di ortografie straniere portarono a tutte le varianti ortografiche dell’inglese attuale e che, indubbiamente, rappresentano diverse difficoltà proprio perché il sistema fonetico e quello ortografico della lingua inglese non sono univoci.
Nel XV secolo, con il tentativo di imporre il Cristianesimo come nuova religione in Inghilterra, l’inglese medio subì anche l’influenza del latino che all’epoca era la lingua della Chiesa.
1500-1800 d.C.
L a lingua inglese subì una svolta sostanziale nel XVI secolo grazie al talento di William Shakespeare (1564-1616) che coniò quasi 2.000 nuove parole e tantissime espressioni che entrarono a far parte della lingua inglese. Grazie alle sue opere e al suo modo di adoperare la lingua, l’inglese evolse nell’Early Modern English (primo inglese moderno) e vennero introdotte parole come fashionable, gravity, laughable.
Con l’avvento della stampa, l’inglese si diffuse sempre di più e nel 1604 vide la luce il primo dizionario inglese.
Nel periodo compreso tra il 1350 e la fine del 1700 ebbe luogo il cosiddetto “grande spostamento vocalico” (in inglese Great Vowel Shift) che determinò una grande modifica nella pronuncia dei suoni vocalici determinando una netta differenza fra la pronuncia e la scrittura delle parole, in quanto prima di tale cambiamento c’era maggiore corrispondenza tra i suoni e la modalità in cui venivano scritti. Probabilmente gli studenti di inglese penseranno che tutte le loro difficoltà di pronuncia provengano proprio da questa modifica che ha complicato indubbiamente l’apprendimento della lingua!
In seguito la lingua si arricchì di nuovi termini provenienti dai progressi tecnologici che si stavano verificando nel periodo della Rivoluzione Industriale.
L a lingua inglese subì una svolta sostanziale nel XVI secolo grazie al talento di William Shakespeare (1564-1616) che coniò quasi 2.000 nuove parole e tantissime espressioni che entrarono a far parte della lingua inglese. Grazie alle sue opere e al suo modo di adoperare la lingua, l’inglese evolse nell’Early Modern English (primo inglese moderno) e vennero introdotte parole come fashionable, gravity, laughable.
Con l’avvento della stampa, l’inglese si diffuse sempre di più e nel 1604 vide la luce il primo dizionario inglese.
Nel periodo compreso tra il 1350 e la fine del 1700 ebbe luogo il cosiddetto “grande spostamento vocalico” (in inglese Great Vowel Shift) che determinò una grande modifica nella pronuncia dei suoni vocalici determinando una netta differenza fra la pronuncia e la scrittura delle parole, in quanto prima di tale cambiamento c’era maggiore corrispondenza tra i suoni e la modalità in cui venivano scritti. Probabilmente gli studenti di inglese penseranno che tutte le loro difficoltà di pronuncia provengano proprio da questa modifica che ha complicato indubbiamente l’apprendimento della lingua!
In seguito la lingua si arricchì di nuovi termini provenienti dai progressi tecnologici che si stavano verificando nel periodo della Rivoluzione Industriale.
1800-2000 d.C.
C on l’espansione coloniale dell’impero britannico la lingua inglese subì un’ulteriore trasformazione arricchendosi di nuove parole provenienti da lingue parlate localmente nelle colonie in Africa, Asia, Caraibi e India, come ad esempio shampoo, pyjamas, aeroplane, radar. Il Late Modern English dell’epoca venne anche esportato in varie regioni del mondo diventato la lingua franca che oggi è parlata da oltre un miliardo e mezzo di persone.
L’inglese, come tutte le lingue, è una materia viva che nel momento stesso in cui viene utilizzata si arricchisce costantemente di nuove parole senza mai cessare di evolvere. Ogni anno si contano decine di parole nuove che vengono introdotte nella lingua mediante prestiti linguistici o semplicemente coniate ex novo, come selfie ad esempio.
C on l’espansione coloniale dell’impero britannico la lingua inglese subì un’ulteriore trasformazione arricchendosi di nuove parole provenienti da lingue parlate localmente nelle colonie in Africa, Asia, Caraibi e India, come ad esempio shampoo, pyjamas, aeroplane, radar. Il Late Modern English dell’epoca venne anche esportato in varie regioni del mondo diventato la lingua franca che oggi è parlata da oltre un miliardo e mezzo di persone.
L’inglese, come tutte le lingue, è una materia viva che nel momento stesso in cui viene utilizzata si arricchisce costantemente di nuove parole senza mai cessare di evolvere. Ogni anno si contano decine di parole nuove che vengono introdotte nella lingua mediante prestiti linguistici o semplicemente coniate ex novo, come selfie ad esempio.
O
ggi è facile vedere il risultato di tanti secoli di evoluzione linguistica. Basta pensare ad esempio alle tante parole di cui in inglese abbiamo due versioni: una di origine di latina (retaggio dell’influenza del latino e del francese, ad esempio il verbo to remove) e una di origine germanica (origine linguistica dell’inglese, ad esempio il verbo sinonimo to take off). Per noi italiani la parola di origine latina spesso è più comprensibile in quanto più “trasparente” anche se in inglese verrebbe probabilmente utilizzata in un contesto più formale e meno familiare.
Q
uesto articolo vi ha permesso di avere una visione globale dell’evoluzione della lingua inglese e di capire perché a volte tantissime parole sembrino avere una somiglianza con altre lingue!